mercoledì, maggio 27, 2009

Chiarezza


Oggi, durante la mia ora di Daimoku, in alcuni momenti – forse soltanto degli istanti – ho percepito una grande chiarezza mentale, una sorta di luminosità. Ho anche sentito con forza che la recitazione di Nam Myoho Renge Kyo e il Gohonzon sono degli strumenti da utilizzare, non è come se ci rivolgesse a Dio pregandolo, piuttosto mi è sembrato che la cosa essenziale è aprirsi, abbandonarsi alla pratica, lasciando che ci influenzi, che agisca sulla mente nel profondo. Quella azione è un un assaggio dell’Illuminazione, è il messaggio del Maestro cui bisogna permettere di entrare, di influire sull’inconscio. Al tempo stesso, essendo la pratica un esercizio, un mezzo, possiamo partire da essa per svilupparci a nostro modo, per esprimere la nostra individualità: non è come accettare passivamente un punto di vista a noi estraneo o un qualcosa suggerito e indotto dalla pratica stessa. E’ piuttosto come “azzerare” la mente, portarla nel luogo dell’Illuminazione – o qualunque cosa sia – e, rigeneratala in qualche modo, da lì ripartire.

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